MODA SOSTENIBILE, UNA GUIDA ALL'ABBIGLIAMENTO ECOLOGICO

L’impegno per l’ambiente e la preoccupazione dell’impatto che l’industria del fashion, con ogni sua filiera, ha sul pianeta ha di recente portato a un nuovo trend della moda sostenibile – una moda cioè che ha a cuore tanto la questione ambientale e il futuro del mondo che il benessere dei consumatori e che dunque prova a minimizzare i danni recati all’ambiente tramite l’implementazione di una policy di produzione etica ed ecosostenibile. Questo rinnovato senso di responsabilità che ha fatto nascere la questione della sostenibilità nel mondo della moda, ha anche portato a una nuova cultura del design più ecologica – poi tradottasi nell’utilizzo di materiali sostenibili, nella rinuncia a plastica e pelliccia anche da parte dei grandi marchi, a una maggiore attenzione alle fonti di energia green, a una riduzione dei prodotti inclusi nelle varie collezioni di abbigliamento e, soprattutto, nell’idea di un’economia della moda più ecologica, inclusiva e soprattutto dotata di certificazioni e controlli. Per comprendere meglio il funzionamento delle pratiche sostenibili nella moda, abbiamo stilato una lista con tre esempi di brand e di pratiche sostenibili da loro implementate che possono insegnarci come adottare un lifestyle più environment-friendly.
1. Barbour e la riparazione dei capi Fin dalla sua fondazione, Barbour mise a disposizione dei clienti un servizio di riparazione dei capi danneggiati: i clienti potevano inviare le loro giacche a Barbour o ri-cerarle in autonomia con il Beacon Oilskin Dressing fornito dall’azienda stessa. Questa pratica ci insegna che riparare un capo, o acquistarne uno più longevo, può ridurre sensibilmente lo spreco dei materiali, i consumi e la quantità di abiti che finiscono ogni anno nelle discariche. 2. Clarks e il risparmio dell’acqua Clarks ha di recente implementato un processo di nome LITE, nato per moderare e controllare l'utilizzo di acqua ed energia nella produzione, oltre a ridurre la quantità di sostanze chimiche utilizzate, diminuendo il loro impatto sull'ambiente e contribuendo a risparmiare milioni di litri d'acqua. Il brand ha anche installato sistemi di riscaldamento solare e turbine eoliche per l'energia e pareti di bambù per regolare la temperatura nei suoi stabilimenti che sfruttano anche l’energia solare. Questo tipo di pratiche ci ricorda che la sostenibilità passa anche dai processi di produzione nelle fabbriche e dal risparmio delle risorse e dall’evitare gli sprechi. 3. Blundstone e i materiali vegani Quest’anno Blundstone ha presentato i suoi primi boot vegan: versioni eco-friendly degli iconici modelli Original #2115 e #2116. Entrambi sono realizzati con una tomaia in microfibra vegana resistente all'acqua e all'abrasione. Il rivestimento in microfibra traspirante, onSteam, ha una capacità di assorbimento superiore per consentire la salute del piede. Tutti questi materiali sono stati certificati con il Vegan Verification Mark – le certificazioni sono infatti fondamentali nel processo di verifica delle pratiche e del tracciamento di ciascuna azienda. L’impegno per la sostenibilità diventa anche l’innovazione dei materiali che possono essere sviluppati sinteticamente senza arrecare danni agli ecosistemi naturali.