WP RACCONTA L’HERITAGE ROCK DEL G9 HARRINGTON JACKET DI BARACUTA

Chi non conosce o non ha mai visto, in vita sua, la giacca G9 di Baracuta? Quel capo così iconico, noto in tutto il mondo come Harrington Jacket, che è diventato il simbolo di icone immortali e delle subculture, capace di accomunare personalità come quella di Elvis, James Dean e Damon Albarn fino allo stile dei college americani anni ’50. Dall’eleganza di JFK fino ai bad boys di Hollywood, passando per i Mod inglesi, i punk e gli skinhead: il G9 Harrington Jacket è stato la divisa dell’eleganza, della ribellione, dell’appartenenza, dello stile e della libertà rimanendo sempre fedele a sé stesso. L’heritage di Baracuta sarà celebrata da Wp Lavori In Corso attraverso il progetto WP Stories, la raccolta di interviste girate all’interno dell’incredibile archivio dell’azienda italiana, in occasione del quarantennale dalla sua fondazione. In quest’occasione, a guidarci all’interno degli archivi di WP Lavori in Corso sono il designer e consulente Gary Aspden e Daiki Suzuki, founder di Engineered Garment e direttore creativo di Baracuta. Insieme i due esploreranno la lunga storia del brand che, nel 2012 è stato aggiunto al portfolio di brand di WP Lavori in Corso, avviando un’amicizia e un legame tra le due realtà che rimane forte attraverso gli anni.
Anche se nel tempo ha vestito le spalle di rockstar e rivoluzionari di ogni sorta, il G9 Harrington Jacket di Baracuta affonda le sue radici nella cultura inglese e specialmente in quella del golf. Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, la città di Manchester in Inghilterra si stava affermando sempre più come uno dei grandi poli dell’industria tessile inglese. Proprio in questo settore operava Baracuta dei fratelli John e Isaac Miller, specializzata in materiali impermeabili. L’intuizione dei fratelli Miller, che avrebbe poi portato alla nascita del modello G9, prese il via proprio dalla loro passione per il golf. Questo sport risultava particolarmente difficile da praticare nel clima piovoso di Manchester. Era necessario un capo, una giacca magari, che potesse proteggere dall’acqua senza limitare i movimenti dell’atleta. I due fratelli crearono dunque una giacca che lasciava mobilità al busto e alle braccia per lo swing. Per l’esterno del capo utilizzarono una tela particolare, mentre per l’interno venne impiegato il pregiato Fraser Tartan rosso e verde. Proveniente direttamente del clan Lovat di Scozia, il suo utilizzo per il G9 Harrington Jacket fu autorizzato da Lord Simon Christopher Joseph Fraser in persona, che indossò la giacca durante la Seconda guerra mondiale, mentre era a capo dei British Commandos, ed introducendo così il capo anche nel military wear. La giacca si diffuse anche tra i lavoratori inglesi della middle class come alternativa elegante alle tute da lavoro. Il successo del G9 crebbe ancora di più negli anni ’50, quando Baracuta arrivò negli Stati Uniti, dove fece subito innamorare i giovani della Ivy League. Ma il successo del capo esplose quando la giacca apparve indosso a Rodney Harrington, noto personaggio della soap Peyton Place, rendendola celebre col nome di Harrington Jacket. In particolare, fu proprio John Simons, il proprietario del The Ivy Shop, a mettere nella vetrina del suo negozio un Baracuta G9 con la scritta “The Rodney Harrington jacket”, consacrandolo definitivamente come icona di stile per un enorme numero di sub-culture inglesi – dai Mod degli anni ’60 fino ai Rude Boys, ai punk fino agli skinhead e oltre. Nel frattempo, il brand ha continuato a crescere ed allargare la sua produzione ben oltre sue giacche. Quest’ultime ancora oggi vengono prodotte in Inghilterra: pezzi di altissima qualità che nascono dall’impegno nel realizzare un capo, un’icona che possa durare a lungo nel tempo, ed essere tramandata di generazione in generazione. Durante così tanti anni di attività, avendo alle spalle un’imponente tradizione ed heritage, l’archivio di Baracuta ha assunto un valore incalcolabile, andando ad includere ogni sorta di modelli, variazioni e reperti storici. È proprio attraverso questi pezzi che Gary Aspden e Daiki Suzuki ci guideranno per una una visita esclusiva che potrete apprezzare nel quinto episodio di Wp Stories.